mercoledì 16 marzo 2011

La Pace va per...corsa: la tappa di Nardò *FOTO*


Si è appena conclusa la tappa neritina della manifestazione “La Pace va per…corsa”, organizzata dall’Associazione “Libera-Contro tutte le mafie”, in collaborazione con l’Asd Sport Running Portoselvaggio, le scuole del territorio e diverse altre associazioni locali.  

Una festosa accoglienza per il maratoneta romano Pino Papaluca, testimonial della serie di mini maratone che, partite il 16 febbraio scorso da Asti, hanno attraversato tutte le regioni d’Italia, arrivando a toccare proprio questa mattina la nostra città, in rappresentanza della Regione Puglia.

La Carovana della Memoria nel 150° anno dell’Unità d’Italia si concluderà il proprio domani, 17 marzo, con una grande festa a Matera.

I veri protagonisti della giornata sono stati i centinaia di alunni delle scuole di Nardò e Galatone che assieme a Giuseppe Papaluca ed ai tanti podisti locali hanno attraversato le vie della città, fermandosi per due intensi momenti di riflessione davanti alle epigrafi commemorative di Renata Fonte*, vittima di mafia, alla quale è stata intitolato il locale presidio di Libera-Nardò; e davanti all’abitazione di Pantaleo Ingusci, la cui memoria ed importanza nella storia neritina e nazionale è stata omaggiata dal ricordo del Dott. Cosimo Sasso, già sindaco della nostra città.

Il lunghissimo corteo si è poi sciolto in Via Cuoco, davanti alla sede dell’Istituto Scolastico “N. Moccia” di Nardò, dando il via alla maratona che si è sviluppata su un circuito di circa 800 mt. ripetuto più volte.

La manifestazione si è conclusa con l’“Aperitivo della Legalità” gentilmente offerto dall’Istituto “N. Moccia”.

 

Per i video, le foto, il diario delle tappe fin qui svolte consultare www.libera.it

Per tutte le foto della tappa di Nardò si può infine visitare il profilo Facebook dell'Asd Sport Running Portoselvaggio.

 

 

*Renata Fonte (Nardò, 10 marzo 1951 – Nardò, 31 marzo 1984) è stata una politica italiana. Fu Assessore alla cultura ed alla pubblica istruzione del comune di Nardò. Il 31 marzo 1984 a Nardò (Lecce) due sicari uccidono con tre colpi di pistola Renata Fonte mentre raggiunge la sua abitazione. In memoria di Renata Fonte nasce nel 1998 l'associazione Donne Insieme con l’intento di promuovere la legalità e non violenza sul territorio. Da una intensa collaborazione con la Procura Nazionale Antimafia, la Questura e il Pool Antiviolenza del Tribunale, nasce la “Rete Antiviolenza Renata Fonte”, primo centro antiviolenza, riconosciuto dal Ministero dell’Interno in collaborazione con il Ministero delle Pari Opportunità. Nel comune di Nardò sono state dedicate a Renata Fonte una piazza e la sala consiliare.

Nel 2009, in occasione del 25º anniversario della morte, è stata inaugurata al Parco di Porto Selvaggio una stele in memoria dell’impegno civile e politico di Renata Fonte.[2] Renata Fonte è ricordata ogni anno nella lunga lista di vittime di mafia e fenomeni mafiosi di Libera, la rete di associazioni contro le mafie. ( http://it.wikipedia.org/wiki/Renata_Fonte);

 

* Pantaleo Ingusci: avvocato e storico antifascista. Nel primo dopoguerra fondò a Lecce il Partito Repubblicano. Pantaleo Ingusci fu uno dei principali protagonisti della battaglia per la salvaguardia di Portoselvaggio sostenendo con l’autorevolezza della sua voce le ragioni dell’istituzione di un Parco Naturale in quell’area. E’ morto nel 1981 all’età di 78 anni. (http://laverafonte.blogspot.com/2009/08/il-ricordopantaleo-ingusci-avvocato-e.html



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